venerdì 30 novembre 2012

[maipiuthyssenkrupp] 30.11.2012 - Ex lavoratori ThyssenKrupp e familiari delle vittime vincono sul fronte giudiziario contro la multinazionale tedesca

30.11.2012 - Comunicato stampa 

Ex lavoratori ThyssenKrupp e familiari delle vittime vincono sul fronte giudiziario contro la multinazionale tedesca



Questa settimana è ripreso il processo d'Appello per il rogo nell'acciaieria ThyssenKrupp di Torino del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita 7 compagni di lavoro.


Dopo alcune schermaglie procedurali tra avvocati di Parte Civile e la difesa degli imputati sull'ammissione di alcune Parti, la multinazionale tedesca rinuncia formalmente, presentando agli atti un documento del legale rappresentante, a ricorrere in tutti i gradi di giudizio contro gli ex lavoratori costituitisi come Parti Civili nel procedimento: una prima importante vittoria che premia la determinazione e la mobilitazione degli operai e dei familiari durante tutto il corso del processo.


Gli imputati, tutti contumaci, puntano la loro linea difensiva sulla distrazione degli operai. Nulla di più falso: i nostri compagni di lavoro sono morti semmai per la troppa abnegazione che avevano del loro lavoro, nonostante lo stessero perdendo. La fabbrica infatti era in via di chiusura.

Non altrettanto si può dire degli imputati che con la loro condotta, appurata dalle indagini svolte dal pool di Guariniello, hanno scelto consapevolmente di abbandonare a sé stesso lo stabilimento e così tutti coloro che vi lavoravano e non investire più sulla sicurezza degli impianti.


In una giornata funestata dall'ennesima morte sul lavoro (recuperato il cadavere di Francesco Zaccaria, morto ieri all'Ilva di Taranto dopo che una tromba d'aria ha scaraventato in mare la gru dove lavorava) questa è per noi una importante ma parziale vittoria su chi lucra sulla pelle dei lavoratori. E' solo l'inizio, per noi sarà davvero finita solo quando per gli imputati si apriranno le porte della galera.




Torino, 30 novembre 2012                                                                                                                           Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino


martedì 27 novembre 2012

[maipiuthyssenkrupp] 27.11.2012 Comunicato Stampa ex lavoratori ThyssenKrupp Torino - SALVAGUARDARE AMBIENTE E LAVORO A TARANTO E' POSSIBILE E NECESSARIO!


SALVAGUARDARE AMBIENTE E LAVORO A TARANTO

E' POSSIBILE E NECESSARIO!


E' notizia di ieri, a seguito dell'arresto di alti vertici aziendali dell'Ilva di Taranto (tra cui padron Riva e suo figlio Fabio), la rappresaglia messa in atto con l'annuncio di voler chiudere definitivamente lo stabilimento di Taranto che offre lavoro a migliaia di persone. Questo dramma si ripercuoterà presto anche agli stabilimenti che il sito rifornisce: Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica. Per migliaia di lavoratori e le loro famiglie si prospetta così l'incubo della disoccupazione e della povertà. Al dramma della devastazione ambientale perpetrato per decenni dallo stabilimento si aggiunge ora anche quello occupazionale, con ripercussioni gravissime sul tessuto sociale di tutta l'area.


Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori di Taranto e delle altre fabbriche del gruppo, per i quali ci auguriamo il rafforzamento della loro lotta che leghi salvaguardia dell'ambiente, dignità del lavoro e occupazione.


Salvaguardare ambiente e occupazione si può, anzi è necessario.

Dopo decenni di devastazione ambientale occorre risanare l'area dai rifiuti tossici, creando così posti di lavoro utili (non a Riva ma ai tarantini che sono i veri proprietari della fabbrica) e riconvertendo la produzione a lavorazioni non nocive, utili alla società e rispettose di persone e ambiente.


Come è facile intuire non saranno i Riva o il governo a prendere queste decisioni, così come non si adopereranno per trovare le risorse necessarie alla riconversione industriale. Solo i lavoratori, con la lotta per il proprio posto di lavoro, legata alle altre lotte, possono costringere l'Amministrazione locale e il governo a prendere le misure necessarie per salvaguardare ambiente e posti di lavoro.


E' ora che il governatore della Puglia Nichi Vendola impieghi la stessa passione messa in campo durante la campagna per le primarie del PD in cui ha usato parole come diritti, lavoro, equità e giustizia verso i più deboli occupandosi seriamente della vicenda Ilva. Non come hanno fatto le varie Amministrazioni a vari livelli a Torino (prima Chiamparino e ora Fassino) con la nostra vicenda della ricollocazione lavorativa.


Gli operai dell'Ilva hanno i numeri, la forza e l'esperienza di lotta non solo per occupare lo stabilimento ma anche altri centri nodali come strade, aeroporto, porto e base militare; hanno la conoscenza e la capacità per gestire lo stabilimento senza le manovre e la sete di profitto di Riva & Co.; hanno l'abilità di sfruttare ogni ambito (trattative a vari livelli, mobilitazioni di piazza, occupazioni, ecc.) di lotta per portare a casa l'unico risultato utile: la ripresa dell'attività (anche riconvertita ad altre produzioni) e le dovute bonifiche.


Solidarietà a chi lotta per la dignità del lavoro!

La soluzione siamo noi lavoratori! Tutto dipende da noi!




Torino, 27 novembre 2012                                                                                           Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino



lunedì 26 novembre 2012

[maipiuthyssenkrupp] Mercoledì 28 novembre Palagiustizia di Torino - Inizia il Processo d'Appello ThyssenKrupp

Mercoledì 28 novembre presso il Tribunale di Torino ha inizio il processo d'Appello ThyssenKrupp in seguito al ricorso presentato dai 6 imputati contro le condanne, da 10 a 16 anni, inflitte in primo grado per il rogo del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita 7 compagni di lavoro.


L'impianto del ricorso si basa sul fatto che la morte dei nostri compagni di lavoro non è imputabile a mancanze o colpevolezze aziendali, peraltro ampiamente dimostrate in aula, ma alla distrazione dei ragazzi: un'accusa ignobile detta da chi, oltre ad aver causato a quei ragazzi una morte atroce per far fare profitti ad una fabbrica già chiusa, non ci ha pensato due volte a convocare i testimoni di parte e fornirgli preventivamente domande e risposte! Per "rinfrescare la memoria" è stata la giustificazione. Uno scarica barile ignobile che vorrebbe far ricadere le responsabilità di questa strage sui lavoratori stessi. Per capire chi sono Espenhahn, Salerno, Cafueri e soci basta ricordare le parole del Procuratore R. Guariniello ("Abbiamo agito come se si trattasse di una società a delinquere"). Se in Italia esistesse davvero la giustizia questi assassini dovrebbero GIA' essere in galera! 


7 morti atroci non hanno insegnato niente perchè non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire: nulla è cambiato, le morti per profitto continuano senza sosta nei cantieri, nelle fabbriche e sulle strade, ora anche nei luoghi di divertimento (solo per fa soldi chiedendo 50-60 e più euro per un concerto), con la crisi che non fa altro che peggiorare le già deprecabili condizioni di lavoro per giovani e non, donne, precari e immigrati.


Ripetiamo da tempo che l'unica misura per uscire dalla crisi è quello di rilanciare il LAVORO, sicuro e dignitoso per tutti, utile (produrre solo ciò che serve e non che fa arricchire qualcuno) e rispettoso dell'ambiente (emblematico, e purtroppo per nulla isolato, il caso Ilva a Taranto: se si vuole il lavoro bisogna essere disposti anche a morire...) e delle persone.


Se non sono i padroni a volere la sicurezza dei lavoratori non può che essere la società civile ad imporla. Per questo occorre lavorare tutti insieme per creare, sulle ceneri di questo sistema ormai in disfacimento, un sistema nuovo in cui siano al centro le persone e non i profitti a partire dal rilancio di un lavoro utile e dignitoso: potenziando trasporti, scuola pubblica, assistenza sanitaria e cultura a prezzi popolari e bonificando l'ambiente da vecchi e nuovi rifiuti disseminati ovunque da persone senza scrupoli che si sono arricchite seminando morte e malattie (Eternit, Marzotto, Ilva, Petrolchimico di Marghera, ecc.).


Saremo davanti al Tribunale dalle ore 9,00 per portare solidarietà alle famiglie delle vittime e pretendere verità e giustizia per questa ignobile strage!


Invitiamo tutti i lavoratori, gli studenti, appartenenti a forze politiche e sindacali e i cittadini solidali a partecipare numerosi all'udienza: per pretendere giustizia per questa ignobile strage.


Al fianco dei lavoratori in lotta per un lavoro sicuro e dignitoso!


Basta morti sul lavoro!



Torino, 26 novembre 2012                                                                                                                             Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino