martedì 28 dicembre 2010

Comunicato Operai ThyssenKrupp Torino: 368 o 372 (c.p.)?‏


Torino, 28 dicembre 2010


Gli operai ThyssenKrupp ancora non ricollocati hanno ottenuto una proroga di sei mesi della cassa integrazione in deroga, con il mantenimento degli incentivi alla buonuscita: l’Azienda in pratica permette che siano erogati gli ammortizzatori sociali finanziati però dagli Enti locali. Questa approvata è una misura temporanea che ci permette di andare avanti ancora per qualche mese ma non ci accontentiamo: il nostro obiettivo è quello della ricollocazione, come previsto dagli accordi, ma non ancora rispettato perché costituiti parte civile nel processo.

Finora l’Azienda ha palesemente favorito la ricollocazione di coloro non costituiti parte civile nel processo: 30 lavoratori ricollocati in Amiat, di cui nessuno costituito parte civile; 30 lavoratori ricollocati in Alenia Aerospazio, di cui nessuno costituito parte civile, altri 30 lavoratori ricollocati nel sito di Terni, ovviamente nessun costituito parte civile. Infine sono stati ricollocati in aziende collegate della ThyssenKrupp un’altra ventina di lavoratori, di cui alcuni indagati per falsa testimonianza. Ricollocati non equivale a dimessi! I ricollocati dall’Azienda sono al massimo un centinaio e non 368 come ha detto ieri all’incontro in Regione A. Ferrucci, Responsabile del Personale della TK, per cui è stata richiesta nell’ultima udienza del 14 dicembre scorso, dal PM Raffaele Guariniello in persona, che fossero trasmessi gli atti del processo alla Procura della Repubblica di Torino per poter procedere nei suoi confronti per il reato di falsa testimonianza.

Forse il numero 368 è simile al 372 (art. 372 del c.p. falsa testimonianza) e si è tratto in inganno!

Questi sono dati di fatto e rappresentano una gravissima discriminazione nei nostri confronti che portiamo avanti una lotta di dignità e giustizia.

In questi tre anni noi lavoratori abbiamo sempre seguito corsi di riqualificazione e percorsi formativi nei quali siamo stati inseriti (nel 2008/09 un primo corso impostoci da Azienda e Provincia si è tenuto su macchine utensili dismesse negli anni ’70: un vero e proprio posteggio per tenerci buoni, così come i corsi di questo ultimo anno, finalizzati a nulla e finanziati con soldi provenienti dalle tasche di tutti), ma mai nessuna proposta di lavoro congruo (come da accordo): noi non siamo un’entità o un pacchetto Thyssen da piazzare a qualunque costo e a qualsiasi condizione. Esigiamo un lavoro dignitoso e in sicurezza, stabile e non precario: Azienda ed Enti locali se ne devono fare carico! Per questo chiediamo all’Assessore al Lavoro Porchietto e al vice-sindaco del Comune di Torino Dealessandri di adoperarsi per risolvere la nostra situazione e per adottare misure concrete che mettano al centro i diritti e la sicurezza dei lavoratori: noi non vogliamo essere dei privilegiati ma nemmeno esclusi perché se “si trova lavoro a quelli della Thyssen allora bisogna trovarlo anche a tutti gli altri”. Il LAVORO è un diritto di tutti sancito dalla nostra Costituzione! Non accettiamo la logica dello scarico di responsabilità tra enti o la scusa della crisi: i nostri colleghi sono stati ricollocati in Amiat e Alenia nel maggio 2008, quando già si sentivano le prime avvisaglie della crisi economica! Perché ricollocare anche noi o quelli della Bertone? Attendiamo risposte, poche scuse…

La nostra preoccupazione di non venire ricollocati e di veder negato un nostro diritto ad una vita e ad un lavoro dignitosi e in sicurezza, come per altri milioni di lavoratori in Italia (da Pomigliano a Mirafiori, dall’Ilva di Taranto all’Omsa di Faenza, senza dimenticare i lavoratori della scuola, dei call center, disoccupati, cassintegrati, ecc.) è legittima e conseguente a ciò che abbiamo vissuto in questi anni e che stiamo vivendo oggi:

1. la mancata ricollocazione della maggior parte degli operai costituitisi parte civile al processo contro la ThyssenKrupp, di cui già abbiamo scritto;

2. dal 6 dicembre 2007 ad oggi tutto è peggiorato: sempre più morti sul lavoro, attacco al T.U. 81 sulla Sicurezza…d’altronde come dice Tremonti “la sicurezza è un lusso che non ci si può permettere” e nessuno di coloro che dall’indomani della strage si sono spesi a parole hanno fatto qualcosa per eliminare questa piaga che, come una spada di Damocle, pende sulle teste di milioni di lavoratori;

3. la situazione generale di disoccupazione e precarietà a cui il Governo risponde perpetrando un attacco generalizzato ai diritti di noi lavoratori e favorendo le condizioni che hanno generato tragedie come la Thyssen, sostenendo le misure indicate dal piano Marchionne, prima per Pomigliano e ora per Mirafiori: fare carta straccia del CCNL, eliminare i diritti sindacali dei lavoratori e imporre ritmi di lavoro più gravosi, a discapito della sicurezza e della salute degli stessi operai. Anzi, cogliamo l’occasione per esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori della Fiat di Mirafiori sotto attacco per il vergognoso accordo proposto da Marchionne!

Invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini a partecipare il 14 gennaio 2011 all’udienza in cui le parti civili chiederanno il risarcimento per gli operai costituiti parte civile!

Operai ThyssenKrupp Torino











(ricevuto via mail)

domenica 26 dicembre 2010

Comunicato Operai ThyssenKrupp Torino - incontro 27.12.2010

Lunedì 27 dicembre è previsto un incontro in Regione per richiedere che venga prolungato il periodo di cassa integrazione in deroga per gli ultimi 13 lavoratori della Thyssenkrupp tutti costituiti parte civile e per questo mai ricollocati, come invece previsto dagli accordi tra Azienda e Enti locali.

Lavoro a noi negato in quanto visti come “scomodi” per la nostra presa di posizione contro la multinazionale tedesca ma anche a causa della colpevole assenza delle Istituzioni, a tutti i livelli:

- il Capo dello Stato Napolitano, che dopo il commovente discorso di fine anno del 2007 dedicato ai 7 operai morti alla ThyssenKrupp e tante promesse, nulla ha fatto per migliorare la situazione della sicurezza nei luoghi di lavoro facendo valere il peso del suo ruolo sulla politica, fino a scadere nella patetica e offensiva campagna per la sicurezza sul lavoro lanciata in queste ultime settimane Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene. Come se il problema della sicurezza fosse unicamente responsabilità dei lavoratori e non una questione politica e delle aziende;

- il nuovo Presidente della Regione Cota, che sbandiera ai quattro venti un programma tutto incentrato sulla difesa dei posti di lavoro per i lavoratori del Piemonte: ci chiediamo a quali lavoratori si riferisce e come lo sta attuando…una nuova ricetta Fiat (?!);

- il Comune di Torino, che nelle persone del Sindaco Chiamparino e del suo Vice Tom Dealessandri, ci ha del tutto ignorato, anzi, collocando in aziende ex municipalizzate alcune decine di lavoratori della ThyssenKrupp, tutti non costituiti parte civile.

Una situazione, la nostra, davvero paradossale: gli stessi Enti locali che hanno sottoscritto gli accordi che prevedono la ricollocazione per tutti i lavoratori e che si sono costituiti parte civile nel processo al fianco degli operai, li hanno poi completamente abbandonati al loro destino!

Ci chiediamo se il 27 dicembre il Presidente Napolitano, che si è più volte espresso a favore delle famiglie delle vittime e perché un’altra ThyssenKrupp non abbia mai più a ripetersi, sarà presente all’incontro prendendo o per lo meno prenda una posizione in nostro favore, sostenendo la nostra causa: il diritto ad un lavoro e un vita dignitosi!

Operai Thyssenkrupp Torino


Fa piacere vedere che questa volta anche i media hanno ripreso la notizia:

http://tg.la7.it/cronaca/video-i369896

http://torino.blogosfere.it/2010/12/natale-amaro-per-gli-operai-thyssenkrupp-che-chiedono-diritto-ad-un-lavoro-e-un-vita-dignitosi.html

http://www.info-action.net/index.php?option=com_content&view=article&id=802:thyssenkrupp-operai-abbandonati&catid=3:newsflash&Itemid=54

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-f847da93-17c3-4374-bf2d-60368f9a3694.html?refresh_ce#p1

http://www.repubblica.it/economia/2010/12/25/news/noi_operai_thyssen_abbandonati_da_tutti-10583541/?ref=HREC2-5

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/381343/

http://sicurezza626.blogspot.com/2010/12/7-operai-morti-alla-thyssenkrupp-e.html









http://www.youtube.com/watch?v=Dub3kZH6ohE

mercoledì 22 dicembre 2010

Thyssen, altro rinvio sulla cassa lunedì l'incontro con l'azienda

Questa mattina gli 20 operai dell'acciaieria hanno incontrato gli enti locali per chiedere il prolungamento della cassa integrazione in deroga. Ma tutto è stato aggiornato al 27 dicembre, quando al tavolo ci sarà anche l'azienda. L'assessore Porchietto: "Pronti a dare una mano"

Tutto aggiornato a lunedì. Del futuro dei circa 20 operai reduci della ThyssenKrupp si riparlerà il 27 dicembre, in un incontro al quale parteciperà anche l’azienda.

Si tratta degli ultimi lavoratori dell’accaieria di corso Regina Margherita. Sopravvissuti alla tragedia e in cassa integrazione da quel drammatico 5 dicembre 2007, in cui un incendio devastò la fabbrica e tolse la vita a sette operai. Da allora non riescono a trovare un nuovo lavoro e l’ammortizzatore sociale è ormai agli sgoccioli. Ecco perché questa mattina hanno incontrato gli assessori regionale e provinciale al Lavoro, Claudia Porchietto e Carlo Chiama: vogliono un aiuto a ottenere dall’impresa tedesca una nuova tranche di cassa integrazione.

Come è andata lo spiega Claudia Porchietto: “L’urgenza nella convocazione del tavolo non ha permesso la partecipazione della Thyssenkrupp che però sicuramente parteciperà alla riconvocazione di un nuovo incontro per lunedì 27 dicembre alle 11.30”.

Continua Porchietto: “A quel tavolo ribadiremo all’azienda che sarebbe opportuno che ci proponesse ancora un anno di cassa integrazione in deroga per i lavoratori non ancora ricollocati. Tutti gli enti locali, dal Comune di Torino alla Provincia e alla Regione, hanno ribadito però la propria disponibilità ad agevolare percorsi formativi per permettere nel 2011 il loro riassorbimento nel mondo del lavoro”.

fonte: repubblica

sabato 18 dicembre 2010

Processo ThyssenKrupp - Comunicato Stampa Medicina Democratica

Mai più morti sul lavoro

Il Pubblico Ministero Raffaele Guariniello ha chiesto le pene per gli imputati accusati degli
omicidi dolosi e colposi dei 7 operai morti il 6 dicembre 2007 alla ThyssenKrupp di Torino.


Gli anni di detenzione richiesti e le pene pecuniarie sono poca cosa rispetto ai morti. Però è la prima volta che è stata richiesta per un infortunio gravissimo sul lavoro una pena per omicidio doloso per il principale imputato (Arold Hespenan p, 16 anni e 6 mesi e rilevanti simili pene per gli altri dirigenti: 13 anni e sei mesi per Priegnitz Gerald, Marco Pucci, Raffaele Salerno, Cosimo
Cafiero e 9 anni per Daniele Moroni), la richiesta di sanzione pecuniaria è stata di 1.500.000 + 800.000 euro.


Siamo in un momento di crisi, di peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario, di riduzione dell'attività di vigilanza. Ma se i datori di lavoro sanno che dovranno pagare in caso di infortunio e di malattia professionale alti prezzi in termini di detenzione di denaro non avranno
altra scelta che operare per salvaguardare la salute dei lavoratori, quindi modificare l'organizzazione del lavoro, eliminare la nocività a partire dalle sostanze tossiche e cancerogene.

Medicina Democratica ringrazia per il lavoro svolto dai P.M., dagli avvocati di parte civile
a partire dal proprio (Stefania Agagliate), dalla celerità e dall'attenzione da parte dei giudici togati e dei giudici popolari (siamo in corte di Assise) e si attende un giudizio finale "giusto"
vicino alle richieste che oggi sono state espresse dai P.M..


Torino, 14 dicembre 2010


Fulvio Aurora, MD Nazionale


galleria di immagini...










Non dimenticateci...


“Non dimenticateci.

Noi ragazzi con la morte nel cuore, che abbiamo visto i nostri amici
divorati dal fuoco, che abbiamo portato le loro bare, che piangiamo
lacrime di sangue e sudore.

Che speriamo per chi ancora combatte in un
letto d’ospedale con candide lenzuola di sofferenza.

Non dimenticateci.”


Gaspare Tre Re e gli operai della Thyssenkrupp.

26.12.2007

NOI CI SIAMO ANCORA E NON DIMENTICHIAMO