Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino in sostegno alla Manifestazione Nazionale indetta da Fiom-CGIL a Roma, sabato 11 febbraio 2012
Il recente decreto "salva Italia" varato dal Governo Monti, che impone misure "lacrime e sangue" per i lavoratori e gli strati più poveri della popolazione (eliminazione del CCNL, del reintegro sul posto di lavoro per i licenziati "senza giusta causa", dell'Art. 18 ed eliminazione e riduzione degli ammortizzatori sociali in sostegno al reddito), spinge alla mobilitazione intere fasce di lavoratori e cittadini in difesa della propria dignità e del proprio posto di lavoro: taxisti, lavoratori dei trasporti e coltivatori in Sicilia, Movimento dei Forconi, lavoratori della pesca, Movimento Pastori Sardi, lavoratori degli appalti su Trenitalia, lavoratrici Omsa, Alcoa, FinCantieri Genova, comitati di lotta, studenti, movimento NO Tav, ecc.
Esponenti dei poteri economici quali Goldman Sachs, BCE e banche europee (Monti in Italia e Papademos in Grecia, il primo ex commissario europeo, il secondo ex vicepresidente della BCE) sono chiamati a risolvere questa crisi, dopo che essi stessi l'hanno creata! Per questo non dobbiamo cadere nel tranello e credere che facendo "qualche" sacrificio ci condurrà fuori dalla crisi. Solo con la lotta per estromettere i vari Monti e i suoi lacchè e porre al governo esponenti accreditati tra cittadini e lavoratori potremmo prendere quelle misure necessarie per uscire dalla crisi: creare occupazione nazionalizzando e riconvertendo alcune produzioni nocive nel rispetto della salute dei lavoratori e dell'ambiente, investendo nella cultura (potenziare musei, aprirli di più e meglio), rendere più efficiente il trasporto pubblico (corse notturne di bus e metro a prezzi contenuti in tutte le città italiane), salvaguardando il territorio da abusivismi vecchi e nuovi (occupando nella pulizia dell'ambiente e nelle bonifiche disoccupati e cassintegrati).
Anche noi come lavoratori in mobilità ed ex lavoratori ThyssenKrupp abbiamo, come tutti, sogni, aspirazioni e competenze da mettere in campo, se solo ce ne venisse data l'opportunità: il Sindaco P. Fassino si è preso questo pubblicamente impegno nell'ottica del progetto di rilancio della Gran Torino capitale del lavoro alla quale anche noi vogliamo dare il nostro contributo. Finora, dopo sette mesi dall'incontro con il Sindaco, ancora nessun riscontro concreto. Buona l'idea di rompere il patto di stabilità, ma solo se serve per creare posti di lavoro (utilizzando anche gli ingenti risarcimenti ottenuti dagli Enti locali dal processo Thyssen) e non per pagare i debiti che il Comune ha verso banche e istituti finanziari, veri responsabili delle condizioni in cui versiamo.
In risposta a queste misure che fanno carta straccia dei diritti di cittadini e lavoratori la Fiom-CGIL ha indetto una Manifestazione Nazionale a Roma sabato 11 febbraio alla quale gli ex lavoratori ThyssenKrupp di Torino aderiscono e si fanno promotori invitando anche i sindacati di base (USB, Cobas, Slai Cobas, ecc.), tutti i lavoratori, cittadini e appartenenti a comitati di lotta, organismi e associazioni che si battono in difesa dei diritti dei lavoratori ad aderire e partecipare a questa importante giornata di lotta.
Importante aderire, firmare e promuovere fra i propri contatti l'Appello 11 febbraio, la società civile in piazza con la Fiom per un'Italia di 'giustizia e libertà' promosso da Fiom-Cgil e Micromega a sostegno della manifestazione.
NO ALLE MISURE IMPOSTE DAL GOVERNO MONTI
SI AL COORDINAMENTO TRA LAVORATORI E LOTTE
Torino, 2 febbraio 2012 Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino
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