sabato 29 gennaio 2011

"L'alternativa al Pd è Airaudo"
Pronto un appello pubblicono diventa giorno dopo giorno più concreto. Dopo l'«incoronazione» di Nichi Vendola, per spingere il recalcitrante sindacalista al passo decisivo è pronto un appello, che dovrebbe essere pubblicato oggi o domani.

Lo stanno preparando alcune associazioni di volontariato, reti civiche, studenti e singole personalità, molto eterogenee tra loro ma unite dalla volontà di costruire un'alternativa politica a quel centrosinistra giudicato poco attento ai temi del lavoro e del sociale. L'idea è quella di dar vita a una coalizione civica, oltre i partiti della sinistra, compresa Sel (di cui Vendola è leader) e anche oltre il «partito Fiom» teorizzato da alcuni intellettuali. Un grande contenitore di istanze e soggetti della città, capace oltre il «fronte dei no» (dalla Tav all'inceneritore, da Marchionne a Chiamparino) intercettando i delusi del Pd.

L'appello è praticamente pronto. Ieri, per tutto il giorno, è stato limato e modificato per ottenere il più ampio consenso. Circolano anche i nomi di alcuni firmatari: la leader verde europea Monica Frassoni, la consigliera regionale Eleonora Artesio, un esponente del volontariato cattolico come l'ex consigliere comunale della Margherita Massimiliano Orlandi. Ancora: l'ex vicepresidente dell'Amiat Raphael Rossi, che denunciò un episodio di corruzione nella società. Tra gli intellettuali, lo storico Angelo D'Orsi e l'avvocato Maria Grazia Pellerino. Infine, alcuni imprenditori e buona parte del network che ha animato la Fabbrica per Torino, a cominciare da Terra del Fuoco, le Fabbriche di Nichi e gli studenti.

Airaudo non è intenzionato a parlare di Comunali almeno fino al allo sciopero generale del 28 gennaio indetto dalla Cgil. Due giorni prima, però, la Fiom ha organizzato quella che può essere considerata la festa di ringraziamento per quanti l'hanno sostenuta nel referendum. Arriveranno personalità e gruppi organizzati da tutta Italia. E nel Pd c'è chi scommette che la festa servirà per dare la spallata decisiva ad Airaudo.

Il pressing è più massiccio che mai, come ammette lo stesso leader metalmeccanico: «Sì, ma se abbiamo resistito a quello della Fiat possiamo farcela con la politica». È difficile però scacciare i pensieri. Quando gli chiedono se ci sta pensando Airaudo non si nasconde. «Certo che ci penso. Non si può evitare di farlo quando te lo chiedono tante persone e soprattutto i mondi che non ti hanno abbandonato quando eri solo».

Riaffiora la rabbia degli operai - «la città e la politica ci hanno lasciati soli» - la solitudine vissuta dalla Fiom. «Torino ha bisogno di un'alternativa», dice secco Airaudo, e forse è qualcosa di più d'una analisi. Lui, nel frattempo, continua a «fare il sindacalista», ma parla anche di politica con riflessioni che suonano quasi come le condizioni per scendere in campo: «Dopo la vicenda Mirafiori - spiega prima della presentazione del libro di Lorenzo Gianotti sul Novecento comunista sotto la Mole - Torino ha bisogno di un'alternativa all'interno del centrosinistra». L'alternativa non può che arrivare dalla sinistra della coalizione ed essere unitaria. Per questo motivo, spiega il sindacalista, «sarebbe una iattura presentarsi alle primarie con più di un candidato a sinistra del Pd».

L'appello in suo favore, in questo senso, potrebbe aiutare, soprattutto se - ed è il fronte su cui hanno lavorato i promotori - la platea dei firmatari sarà ampia e variegata. Insomma, se renderà l'idea di un progetto civico, non di bandiera o chiuso nel recinto della sinistra.

L'endorsement di pezzi di città rispetto ad Airaudo è l'ultima sortita della società civile a favore di uno dei candidati (veri o presunti) alle primarie. Piero Fassino ha dalla sua una lunga fila di supporter: da Carlo De Benedetti a Chiamparino e Castellani, da Boosta dei Subsonica, da Oscar Farinetti a Carlin Petrini, da Steve della Casa ad Alberto Barbera. Per Gariglio si sono spesi il presidente della provincia Saitta, il sociologo Bruno Manghi, lo storico Beppe Berta e Giorgio Gilli, presidente della Smat. Con Placido, il professor Ugo Mattei, il medico legale Roberto Testi, il primario Elvezio Firpo. Roberto Tricarico dalla sua ha gli avvocati Franzo Grande Stevens e Giampaolo Zancan, l'assessore Marta Levi, il musicista Luca Morino. Infine, per Gianguido Passoni ci sono il sindacalista Dante Ajetti, Vanda Bonardo di Legambiente e l'ex deputata Chiara Acciarini, firmatari dell'appello per «Torino bene comune».



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